Di Diego Valceschini
La notte perfetta. Non c’è altro titolo per spiegare la schiacciante vittoria di domenica 9 marzo, in casa di una squadra che sembrava tutto, tranne che la Juventus.
La Dea invece si è rimessa il vestito migliore ed ha centrato la quarta vittoria esterna di fila, quinta gara senza prendere gol. E se alla fine i gol non sono stati nuovamente cinque come nelle precedenti di Verona ed Empoli è solo perché Di Gregorio, portiere dei bianconeri, ha dispensato qualche miracolo allo scadere del primo tempo.
CHI L’AVREBBE MAI DETTO? – La vittoria poteva essere pronosticabile, anche se l’Atalanta aveva vinto solo una volta di recente, a fine novembre 2021 con un gol di Zapata, un successo che arrivava in casa della Juve dopo 31 anni, e dopo che dal 1998 al 2018 aveva sempre perso in casa della Juve.
Ma è il modo in cui è arrivata, visto che la Juve era reduce da cinque vittorie di fila e poteva essere motivata da una vittoria che avrebbe portato all’aggancio. Invece uno 0-4 in casa bianconera va persino stretto. In tutta la storia della serie A l’Atalanta aveva vinto solo cinque volte in casa della Juve, e tutte di misura (quattro per 1-0, tra cui le due storiche consecutive delle periodo di Mondonico nel 1989 e 1990, ed una per 3-2). Affondato un ectoplasma a domicilio, una squadra che da quando gioca nel nuovo Allianz Stadium non aveva mai preso 4 gol in casa, e mai aveva subìto in modo così passivo. Fino all’episodio del rigore la partita era viaggiata sui binari dell’equilibrio, poi dopo il penalty realizzato da Retegui (22mo centro per il capocannoniere, a due gol dal record di Inzaghi del 1997, anche se in 33 partite) , poi lo 0-2 non è arrivato già prima dell’intervallo solo per il portiere della Juve. Comunque gol arrivato subito ad inizio secondo tempo con De Roon, e da lì è sempre stato un monologo, di fronte a una Juve spenta, a un allenatore confusionario: l’emblema, dopo il bel gol di Zappacosta, è l’errore del neo entrato Vlahovic, che con un alleggerimento verso la propria area ha lanciato Lookman per il 13° gol in campionato. Alla fine la Juve, abbandonata dai propri tifosi e umiliata anche dai soli due minuti di recupero finali è stata praticamente da spettatrice allo strapotere nerazzurro. Che così resta nella scia di Inter e Napoli e si prepara alla grande sfida di domenica prossima con la capolista, sua autentica bestia nera degli ultimi anni.
NEL LIBRO DELLE IMPRESE STORICHE – Questo 4-0 in casa Juve scrive un’altra pagina del libro delle imprese dell’Atalanta di Gasperini, assieme al 3-0 al Bayer Leverkusen, al 5-0 al Milan, al 4-1 all’Inter, al 7-0 in casa del Torino, al 3-0 di Liverpool, al 7-1 all’Udinese, ai due 3-0 di Napoli, al 3-0 al Marsiglia, all’8-2 alla Salernitana, solo per ricordare alcuni risultati eclatanti. Il primo esame tra gli scontri diretti è stato felicemente superato, ora domenica si riceverà l’Inter (che ha faticato non poco per battere in casa l’ultima in classifica) con rinnovato entusiasmo. Ancora non ci immaginiamo senza il condottiero di Grugliasco per la prossima stagione.
Lunedì 10 marzo 2025