“Perché la Sacra Spina non fiorisce ogni anno? Perché il Signore vuole che siamo noi a fiorire, a far germogliare la nostra vita. Abbiamo tante parti che sono secche, ma che possono rifiorire. Questo ci ricorda il Signore quando fa germogliare la Spina”.
Don Gianluca Salvi, prevosto di San Giovanni Bianco, conclude così il suo primo anno come guida alla festa della Sacra Spina, la reliquia della Corona di Cristo che il 16 e 17 marzo è stata ricordata da tutta la Valle Brembana. Il prevosto si rivolge ai fedeli che gremiscono la chiesa prepositurale, ad apertura dei festeggiamenti. Domenica 17 marzo, poi, la grande festa con la processione guidata dal vescovo Raffaello Martinelli. Anche lui ha voluto ricordare la necessità di far “fiorire la nostra vita”.
La festa, anche quest’anno, ha visto la partecipazione di migliaia di fedeli. Lunghissima e partecipata la processione della domenica pomeriggio, con 18 Confraternite religiose provenienti da Bergamo, Cremona e Sondrio, decine di Crocifissi, gli stendardi, i paggetti, i sacerdoti della valle, il grande Crocifisso portato dai trentatreenni mentre le coetanee portavano i segni della Passione. La sera la Messa solenne con il vescovo e la reposizione della reliquia nel tabernacolo. Il 27 marzo, ora, in occasione dell’anniversario del “segno” del 2016, sarà celebrata una Messa e la reliquia sarà di nuovo richiusa, come tradizione, nel suo tabernacolo. Verrà riaperta solo per chiedere Grazie particolari o in occasione di grandi festività.
Lunedì 18 marzo 2024
