“Continuiamo a ripetere le nostre cerimonie, in cui si racchiude il senso della nostra attività: alzabandiera per la Patria, l’onore ai quei Caduti che ci hanno regalato la libertà e la celebrazione della Messa, segno della nostra identità cristiana millenaria”.
Così il presidente sezionale Ana di Bergamo Giorgio Sonzogni al 47° raduno degli alpini valtellinesi e bergamaschi al passo San Marco, domenica 16 luglio. Presenti circa 2.000 persone, 130 i gagliardetti che hanno sfilato con i vessilli sezionali di Bergamo, della Valtellina, di Lecco, Como e Varese.
L’incontro al passo, con la fanfara alpina valtellinese, quindi la Messa presieduta (sul versante valtellinese) dal parroco di Averara don Dario Covelli. “Siamo chiamati a seminare i valori cristiani, anche se viviamo un grande tempo di cambiamento“, ha detto il parroco. “Valori, amicizia e montagna – ha detto il sindaco di Averara Mauro Egman – sono ciò che serve al nostro territorio e alle nuove generazioni”. Il capogruppo Ana di Averara Bruno Paternoster ha voluto invece ricordare i due reduci che sono andati avanti quest’anno, zio e padre del primo cittadino: ovvero Vittorio e Paolino Egman, i cui cappelli sono stati messi sull’altare. “Abbiamo voluto fossero ancora con noi”, ha detto Paternoster.
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Tante le autorità presenti al raduno: i sindaci brembani e valtellinesi, i comandanti delle stazioni carabinieri di Morbegno e Piazza Brembana, il consigliere regionale Jonathan Lobati, i rappresentanti degli alpini, tra cui il consigliere nazionale Renato Spreafico. Dopo gli interventi delle autorità il rancio alpino su entrambe i versanti.
Domenica 16 luglio 2023