Di Diego Valceschini
C’è da dire che il mese di dicembre è iniziato in modo tosto per l’Atalanta: passato a pieni voti l’esame Roma, nei prossimi impegni arrivano a Bergamo le due regine delle vittorie europee: il Milan venerdì 6 dicembre e il Real Madrid martedì 10, rispettivamente con 7 e 15 successi (nonché questi ultimi campioni in carica), ai primi due posti come numero di vittorie del massimo trofeo continentale.
Per i tifosi questi due impegni ovviamente vorrà dire un grande richiamo in massa allo stadio (contando anche i numerosi tifosi milanisti presenti in città e provincia), che di solito si riempie anche per partite meno di cartello, ma di certo un’accoppiata così succulenta non capita spesso, e comunque come successi in Europa ovviamente la piccola Dea ha solo che da apprendere.
Non è infatti l’attuale situazione di classifica che deve essere considerata: sebbene i due club siano dietro alla Dea nelle classifiche delle due competizioni (il Milan ha addirittura 10 punti in meno degli orobici, seppure con una partita in meno, il Real è a -5 in Champions) sono sempre club molto prestigiosi, che possono uscire e far male in qualsiasi momento, come draghi a sette teste, ne tagli una e ne spunta subito un’altra.
ATALANTA QUINTA, REAL MADRID 24°
Però quanti, nei sogni dei tifosi bergamaschi avrebbero immaginato di affrontare i due club davanti in classifica? Ora la situazione dice Atalanta seconda e Milan settimo in serie A, Atalanta quinta e Real ventiquattresimo (esatto, proprio ultima tra le potenziali promosse almeno ai playoff) nel classificone unico di Champions, una situazione che probabilmente pochi avrebbero sperato a fine agosto, quando i sorteggi delle due competizioni avevano dato questa accoppiata in questo periodo della stagione.
E allora l’Atalanta sarà pronta nell’insolito ruolo di inseguita e non di inseguitrice contro queste due corazzate? Il 14 agosto a Varsavia in Supercoppa Europea l’Atalanta tenne testa al club di Ancelotti per tutto il primo tempo, giocando a tratti anche meglio, prima che nella ripresa cadesse sotto i colpi individuali dei campioni madridisti impreziositi anche dall’arrivo di Kylian Mbappè che in realtà non sta passando un buon periodo, ma perdere una finale europea contro il Real c’è assolutamente poco da rimproverarsi, anzi, sarebbe clamoroso il contrario.
Col Milan le cose sono andate meglio negli ultimi anni, soprattutto a Bergamo, basti pensare ad esempio al successo per 3-2 della scorsa stagione ottenuto all’incirca proprio in questo periodo (era il 9 dicembre 2023, quest’anno saremo al 6) , deciso tra l’altro al 95′ dall’ultimo gol con la maglia orobica di Luis Muriel, prima del suo trasferimento negli USA. Ma negli occhi di tutti c’è sicuramente il 5-0 ottenuto prima di Natale del 2019. Ma anche il clamoroso 3-0 rifilato (anche se a Milano) ai rossoneri campioni d’inverno nel gennaio 2021.
DE KETELAERE CONTRO LA SUA EX SQUADRA
E chissà se dopo il gol dell’ex di Zaniolo con annessa esultanza (perché poi c’è la tacita regola che l’ex non debba esultare?) ora c’è la speranza che la nuova legge possa capitare a Charles de Ketelaere: un suo gol dell’ex, più di quello di Mario Pasalic, altro ex, sarebbe sicuramente un altro colpo ad effetto, verso il club che lo ha portato in Italia, ma non valorizzato appieno. Nel Milan occhio come già detto a Tijani Rejinders, compagno di nazionale di De Roon, vero e proprio boom di questa stagione che fa segnare una ripresa rossonera (non inganni però il 6-1 in Coppa Italia ad un Sassuolo distratto) , ma anche l’attacco, con l’americano Pulisic e lo spagnolo Morata, con un Leao che va a corrente alternata, ma quando accende la luce sono guai. Qualcosa da rimproverare alla difesa, dove il cambio Kalulu/Emerson Royal non è stato accolto come un buon colpo.
UNO SGUARDO ALLE ALTRE
Una rapida occhiata a questo super turno spezzatino, che si aprirà venerdì 6 e si concluderà lunedì 9, tanto per non farci mancare niente, con 10 partite in dieci slot orari diversi (per la gioia delle pay tv che non faranno sovrapposizioni); venerdì in campo anche l’Inter, fresca dopo lo stop a Firenze ed il primo infrasettimanale senza partite dopo tempo: Inzaghi dovrà andare a Leverkusen e poi c’è Sant’Ambrogio sabato, quindi a Milano meglio anticipare. Al Meazza arriverà un Parma rigenerato dalla vittoria sulla Lazio, che proverà a fare uno scherzetto ad un’altra big. Sabato nei tre anticipi occhio alla sfida delle 18 tra la Juve ed il Bologna, con Thiago Motta che ritrova il suo recente passato: occhio però ai felsinei in netta crescita (anche se avranno 90′ in più sulle gambe per via della passeggiata sul Monza in Coppa Italia martedì). Vlahovic al rientro nella Juve, nel Bologna Ferguson sta aumentando il minutaggio dopo il lungo infortunio. Entrambe con un occhio poi alla settimana successiva in Champions (Juve in casa col sempre pericoloso Manchester City, Bologna a Lisbona col Benfica).
Nel pomeriggio Genoa-Torino, sfida tra due squadre con problemi in attacco, e divise da un solo punto, mentre in serata all’Olimpico la Roma trova il Lecce a pari punti, sapendo che il Lecce fu già fatale nel 1986, e sperando che non porti altre brutte sorprese, in una sfida divenuta sfida-salvezza. Domenica all’ora di pranzo la Fiorentina, scossa da Bove e dall’eliminazione dalla Coppa Italia, ospiterà il Cagliari con sempre Edo nei pensieri, mentre l’unica gara delle canoniche 15 sarà lo scontro salvezza tra Verona ed Empoli, entrambe con due brutte sconfitte da riscattare, anche se l’Empoli ha appena eliminato i viola dalla Coppa Italia.
Alle 18 altra pericolosa sfida salvezza tra Venezia e Como, ultima contro terz’ultima, sfida turistica tra Laguna e Lago di Como che si inaugura in serie A, mentre il big match sarà di sera tra il Napoli capolista e la Lazio di Baroni, 72 ore dopo il match di Coppa Italia all’Olimpico. Lunedi infine la sfida tra Monza e Udinese (perché poi infilarla di lunedì?) chiuderà il lungo turno dell’Immacolata, in attesa poi di tuffarci negli impegni europei.
Giovedì 5 dicembre 2024