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Atalanta inarrestabile, nona vittoria consecutiva. Il coro dei tifosi: “Vinceremo il Tricolor”

Di Diego Valceschini

“COME DEA COMANDA”. Questo è il titolo della prima pagina della Gazzetta dello Sport di sabato 7 dicembre, che riassume perfettamente come sarà il weekend dell’Immacolata. Titolo che prendo in prestito, dopo la partita di venerdì, con la vittoria nel finale dell’Atalanta, la nona consecutiva, che le consegna la vetta solitaria almeno fino a domenica sera, con la compagnia “virtuale” dell’Inter, anch’essa vittoriosa nell’anticipo contro il Parma, che è a -3, ma con la partita in meno di Firenze chissà fino a quando, di sicuro almeno fino a febbraio.

ECCOLO L’EX CDK – Avevo previsto il gol dell’ex dopo Zaniolo, ed eccolo puntuale la rete dell’altro ex atteso. Dopo un inizio di marca milanista, con anche un gol annullato a Morata per fuorigioco, ecco il vantaggio con CDK che svetta di testa su corner battuto dalla sinistra da De Roon al minuto 12.

Decisamente esagerate le proteste di Fonseca perché avrebbe rilevato un’irregolarità del belga, che si sarebbe appoggiato su Hernandez nel saltare. Decisione al limite, ma da quì a parlare di furti ce ne corre. Passano dieci minuti e Morata pareggia per i rossoneri, raccogliendo un assist di Leao che taglia tutta la difesa orobica e lo spagnolo appoggia in rete libero da marcature.

Dopo il pari la partita diventa più equilibrata, anche se è l’Atalanta a tenere il pallino del gioco e il Milan a contenere gli avversari. Tullio Gritti, su ordine dello squalificato Gasp le prove tutte, e butta in campo anche Retegui , preservato per il Real: il più pericoloso è Lookman, ed è proprio il nigeriano a trovare il gol vittoria all’ 87′, ancora su un tiro da fermo: su corner prolungato di Kolasinac stacca di testa da pochi passi e batte un Maignan che fino ad allora si era opposto bene. Un Milan poi sbilanciato rischia di prendere anche il 3-1, ma Retegui consegna il pallone a Maignan.

Poco importa, la partita va in porto, il Milan scende a -12, i tifosi cantano “Vinceremo il Tricolor”, ed ora domenica sera non resta che sperare che la Lazio di Baroni faccia di nuovo disperare Conte come giovedì in Coppa Italia. Una menzione anche per il rientrante Scalvini, gettato nella mischia nel finale per difendere il vantaggio. Ora sotto col Real, poi sabato pomeriggio a Cagliari dei tanti ex.

MONDIALINO PER CLUB – Un accenno anche al sorteggio del nuovo Mondiale per Club, avvenuto nel preserale di giovedì a Miami, in cui parteciperanno negli USA Inter e Juventus dal 15 giugno al 13 luglio 2025. La squadra di Simone Inzaghi sfiderà gli argentini del River Plate, i giapponesi dell’Urawa Red Diamonds e i messicani del Monterrey, mentre la Juve sfiderà il Manchester City, i marocchini del Wydad Casablanca e gli emirati del Al-Ain.

Le sfide più interessanti della prima fase a gironi saranno tra PSG ed Atletico Madrid e tra Bayern Monaco e Benfica, mentre l’Inter Miami di Messi, padrone di casa, sfiderà il Porto. Col torneo che quasi sicuramente dai quarti diverrà una sorta di appendice della Champions League, visto che club asiatici, africani e nord centro americani non dovrebbero fare molta strada (qualche chance per argentine e brasiliane) , un appaluso all’ennesima diavoleria partorita dalla FIFA, e poi ci lamentiamo delle troppe partite e degli infortuni gravi. Già non bastava la Supercoppa Italiana a quattro, in programma in Arabia Saudita dal 2 al 6 gennaio, in cui sarà impegnata anche l’Atalanta

Ma sì, più partite, più spettacolo, più soldi. Ma quando si stancherà di questa congestione di calcio lo spettatore, unico vero giudice di tutto quanto?

Sabato 7 dicembre 2024

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