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Atalanta, dopo il ko con l’Inter lo Scudetto si allontana: “Perso nelle gare in casa”

Di Diego Valceschini

Purtroppo l’ago ed il filo che c’erano nel cassetto con cui i tifosi pensavamo di cucire il triangolino tricolore sulle maglie dell’Atalanta sono destinati a rimanere rinchiusi in quel cassetto, perché dopo la partita di ieri sera sembra più probabile che lo scudetto resti incollato sulle maglie dell’altra squadra nerazzurra. Sì, a -6 dalla vetta nulla è perduto a nove giornate dal termine, ma 6 sono anche i punti di vantaggio sul quinto posto, e la qualificazione in Champions sembra ora l’obiettivo più plausibile, visto anche il calendario impegnativo che l’attende dopo la sosta nazionali.

INZAGHI LA BESTIA NERA – E così sono otto sconfitte consecutive nelle ultime sfide ufficiali contro l’Inter, dopo il pareggio casalingo del gennaio 2022 l’Atalanta ha solo conosciuto delusioni contro i meneghini. Tre solo in questa stagione, ed ieri ricalca quella di gennaio in Supercoppa: Inter non dominante, ma che ha saputo controllare e colpire al momento giusto. Nel primo tempo hanno prevalso le due difese, al netto di una limpida occasione a testa, il palo interno di Thuram e l’inzuccata di Pasalic respinta da Sommer. Nella ripresa l’episodio del malore sugli spalti che ha portato alla sospensione della partita per quasi sette minuti, ed alla ripresa è partito il corner calciato da Calhanoglu su cui carlos Augusto di testa ha battuto la retroguardia orobica, che torna a prendere gol dopo 555 minuti.

Neppure gli accorgimenti di Gasperini, che ha buttato dentro CDK, Maldini e Ruggeri hanno portato a cambiamenti: annullato il raddoppio a Lautaro per un fallo in attacco, l’espulsione di Ederson assieme a quella del Gasp han poi complicato ancora di più le cose, e così Lautaro a 4 minuti dal 90’ ha trovato modo di chiuderla definitivamente, rendendo vano anche il lunghissimo recupero di 11 minuti, in cui è stata piuttosto l’Inter ad avvicinarsi allo 0-3 che sarebbe stato troppo severo. Sconfitta che purtroppo ci sta contro la capolista del campionato: paga l’evanescenza dell’attacco, dove Retegui era in serata opaca, e pure Lookman ha cercato invano qualche guizzo, ma un solo vero tiro in porta tutta la gara non può essere giustificato.

Alla fine Gasperini probabilmente ha ragione: scudetto perso nelle gare in casa, con la vittoria ancora latente nel 2025. Ma non certo nella partita con l’Inter, ma nelle partite pareggiate in precedenza che passa la chiave di tutto.

ORA LA NAZIONALE – Il campionato di fermerà il prossimo weekend per la sosta nazionali, con la Nazionale di Spalletti impegnata nei quarti di Nations League contro la Germania, giovedì 20 a Milano e domenica 23 a Dortmund: se si passa a giugno ci aspetta la Final 4 di Nations League in casa, altrimenti inizieranno le qualificazioni al mondiale 2026. Un doppio appuntamento condito anche da tre convocati atalantini: Retegui, Maldini, e per la prima volta in assoluto, Ruggeri, mentre Marco Palestra sarà con l’Under 21, impegnata in due amichevoli, venerdì 21 a Venezia contro l’Olanda e lunedì 24 a Cittadella contro la Danimarca.

Altri atalantini saranno impegnati con le nazionali, 12 in totale: Hien (Svezia), Kolasinac (Bosnia), Samardzic (Serbia), Pasalic (Croazia), De Roon (Olanda). Lookman (Nigeria), De Ketealare (Belgio), Djimsiti (Albania) e Vlahovic (Serbia Under 21). Il campionato tornerà domenica 30 marzo con la trasferta a Firenze in programma alle ore 15.

Lunedì 17 marzo 2025

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