Sabato erano stati aperti tutti gli impianti di risalita italiani dopo la lunga interruzione dovuta ai decreti contro la pandemia: seggiovie, cabinovie e funivie. Ieri la prima tragedia, spaventosa e raccapricciante, sulla funivia che collega Stresa al Mottarone: quattordici vite spezzate tra giovani coppie di turisti e famiglie con i loro figlioletti.
Vite spezzate come inspiegabilmente spezzato è risultato il cavo trainante ed ancor più inspiegabilmente i freni di emergenza che avrebbero dovuto fermare la cabina sul robusto cavo portante non sono entrati in funzione. L’inchiesta avviata dovrà fare piena luce sulle responsabilità, questo chiedono a gran voce gli italiani.
E proprio in questo momento di timida ripresa l’Italia deve impegnare tutte le proprie energie per garantire il massimo di sicurezza non solo ai propri cittadini ma anche al turista straniero ancora guardingo e disorientato: mai come ore appare chiaro che l’incuria, l’approssimazione e la disattenzione devono finire al più presto per lasciare il posto ad una serietà e meticolosità di tipo “svizzero”.
Salvaguardia del territorio, cura del dissesto idrogeologico, manutenzioni certosine e puntuali, contenimento di ogni tipo di rischio devono essere le linee guida da seguire: la Lombardia è impegnata da tempo su questo fronte e la bergamasca non ha mai smesso di compiere il proprio dovere, anche in tempi di ristrettezze economiche.
Fra le attrattive che la nostra terra offre non si può ignorare la funivia Albino-Selvino, che in una decina di minuti con un dislivello di 650 metri consente di collegare la Stazione di Albino a quella di Selvino Aviatico attraversando un panorama verde mozzafiato.
Progettata nel 1954, alla vigilia del boom turistico delle valli bergamasche, che avrebbe portato alla costruzione di molte seconde case, la funivia fu aperta nel 1958 e gestita dalla SAFAS) Società Anonima Funivia Albino Selvino fino al 1989, quando passò alla SAB (Società Autoferrovie Bergamo), che nell’anno 2009 provvide a ristrutturarla.
Da allora frequenti ed accurati i lavori di manutenzione, compreso un lungo stop dal 25 marzo 2018 al 24 giugno 2019 per la revisione radicale dell’impianto alla scadenza dei sessant’anni di esercizio e successivamente, l’8 giugno 2020 a meno di un anno dalla ripartenza, un nuovo stop per lavori di manutenzione straordinaria programmata e riguardanti verifiche magneto-induttive periodiche sull’integrità delle funi, in particolare quelle portanti.
Con l’obiettivo di ampliare l’offerta turistica a vantaggio dell’altopiano di Selvino e del comprensorio di Aviatico si sta concretamente ipotizzando il prolungamento del tracciato della funivia: grazie ad un eventuale finanziamento del progetto da parte del BIM, è infatti allo studio un’interconnessione fra la stazione di Albino della funivia e la fermata di Pradalunga della tramvia TEB. Un progetto realizzabile con soli 290 mila euro.
Lunedì, 24 maggio 2021