In un grande progetto come quello di dotare Bergamo di collegamento veloce su rotaia tra il capoluogo e la Valle Brembana, oltre al fattore tempo che purtroppo nella realtà italiana è ostaggio della burocrazia, contano i denari, le “palanche”: chi è disponibile a finanziare credendo nei benefici futuri per la collettività e con quale dimensione d’intervento.
Proprio su questo terreno si stanno compiendo i passi necessari per avvicinare la realizzazione concreta dell’opera, almeno del primo tratto della Tramvia della Valle Brembana, con capolinea attualmente previsto a Villa d’Almè.
Sono 178 i milioni di euro complessivamente preventivati, ai quali si deve aggiungere un ulteriore investimento di un milione di euro per la stesura di studi di fattibilità finalizzati all’estensione della Linea 1 da Albino a Vertova e della progettata Linea 2 fino a San Giovanni Bianco.
Per realizzare l’opera il Comune di Bergamo, capofila del progetto, conta sull’erogazione da parte dello Stato di 125 milioni e di altri 40 dalla Regione Lombardia, mentre 13 arriveranno dagli enti locali, tra i quali la Provincia, il BIM Bacino Imbrifero Montano del lago di Como e dei fiumi Brembo e Serio, i Comuni di Ponteranica, Sorisole, Almè, Villa d’Almè e Paladina.
La Giunta di Palazzo Frizzoni ha approvato lo schema di convenzione con il Ministero delle Infrastrutture e delle Mobilità sostenibili (MIMS) e con Regione Lombardia relativo al finanziamento del progetto che lunedì 24 maggio approderà in Consiglio comunale.
In quanto al tracciato della nuova linea si può osservare che in città il primo tratto, dalla Stazione fino alla ex OTE, sarà comune tra la T1 e la T2, per poi dividersi rispettivamente per la Valle Seriana (con gli attuali 14 convogli) e la Valle Brembana con 11 nuovi convogli previsti in esercizio.
Sulla nuova tramvia, interamente a doppio binario, si conteranno 17 fermate in tutto su un percorso di undici chilometri e mezzo: le prime 9 in città, le altre a Pontesecco, Ponteranica, Ramera, Petosino, Paladina, Almè Volta, Villa d’Almè Mazzi e Villa d’Almè capolinea. Una pista ciclopedonale di dieci chilometri si snoderà a fianco del tracciato, da San Fermo a Villa d’Almè, mentre 900 autoveicoli potranno essere ospitati nei previsti parcheggi di interscambio.
Questa è la parte di un’opera, che si spera di prolungare in futuro fino a San Pellegrino e San Giovanni Bianco, da considerare decisiva per la mobilità urbana ma anche dell’area a nord del capoluogo e che dovrebbe entrare in funzione all’inizio del 2026, dopo anni di speranze disattese.
Sabato, 15 maggio 2021