Un nuovo problema per la Giunta lombarda, e non una questione da poco: il caos di questi giorni nella gestione delle prenotazioni e nella somministrazione dei vaccini da parte di “Aria”, disservizi diffusi e numerosi che hanno indotto Letizia Moratti, vicepresidente della Lombardia, ad invocare «decisioni drastiche e rapide» per cambiare la piattaforma informatica di prenotazione dei vaccini.
Il governatore Attilio Fontana, per evidenti ragioni di opportunità politica, non può schierarsi apertamente contro Aria, l’azienda fortemente voluta dalla Lega e nata dalla fusione tra Lombardia informatica, Infrastrutture Lombarde e Arca, che era la centrale acquisti della Regione, proprio con il mandato di riorganizzare e razionalizzare le funzioni gestite dalla Regione attraverso le società partecipate.
Le opposizioni hanno ovviamente colto la palla al balzo spostando sulla maggioranza che guida la Lombardia le responsabilità dei disservizi che invece ricadono su Aria.
- Secondo il “dem” Jacopo Scandella «la situazione è disastrosa se non disperata, in Lombardia il livello di inefficienza raggiunto va al di là di ogni immaginazione, le società partecipate sono un ginepraio, Aria non ne ha azzeccata una, dagli acquisti dei vaccini antinfluenzali in poi».
- Dal cinquestelle Dario Violi una certezza: «Aria va chiusa, è un carrozzone che ha di mostrato tutta la sua pericolosa inefficienza, visto che oggi un giorno in più o in meno per un vaccino cambia tutto in termini sociali ed economici».
- Perentorio Niccolò Carretta, consigliere di “Azione”, la creatura di Carlo Calenda, secondo il quale «oggi in Lombardia c’è da avere paura: non funziona nulla ed è saltato tutto, Aria è indifendibile. Il governo deve commissariare al più presto la campagna vaccinale lombarda».
- Toni duri anche da Paolo Franco, di «Cambiamo!», la formazione politica fondata da Giovanni Toti: «È il tempo di agire per evitare il peggio in tema di vaccinazioni. Accogliendo con favore le preoccupazioni della vicepresidente Moratti, la invito a togliere la gestione ad Aria per manifesta incapacità e revisionare questo carrozzone che nulla di buono ha portato a favore i cittadini lombardi».
Il governo regionale, tuttavia, è da tempo al lavoro per rendere operativa già alla fine di questo mese l’alternativa ad Aria: si tratta di una piattaforma che Poste Italiane mette gratuitamente a disposizione della Regione e che gestisce le prenotazioni vaccinali con alcune importanti novità, come la facoltà per l’utente di scegliere data e sede della somministrazione, in base alla disponibilità dei posti e alla comodità, evitando il caos degli sms non pervenuti o che arrivano in orari impossibili.
Il sistema è già stato presentato alle Ats e alle aziende ospedaliere ed ha l’obiettivo di evitare il ripetersi dei disagi degli ultimi giorni, per appuntamenti mai pervenuti via SMS e con gli anziani mandati anche a centinaia di chilometri di distanza o, come a Cremona, solo 58 persone contattate su 600 dosi disponibili di vaccino.
Disservizi si sono verificati in molte delle province lombarde e non sono mancati neppure in Bergamasca, con anziani ultraottantenni di Schilpario mandati a Trezzo, oppure da Cisano ad Antegnate. L’Ambito dell’alta Valle Seriana e della Val di Scalve ha scritto alla Regione proprio per segnalare i disagi degli ultraottantenni, costretti a spostarsi di oltre 50 km per ricevere la dose di vaccino. Ed è proprio per porre rimedio a tutto questo caos che la Regione Lombardia intende passare quanto prima alla nuova piattaforma per le prenotazioni messa a disposizione da Poste Italiane.
Lunedì, 22 marzo 2021