Stanno per prendere il via, a Dossena, i lavori per la realizzazione del ponte tibetano più alto d’Europa: un percorso di 505 metri a 150 metri dal suolo, che partirà da una mulattiera dietro la chiesa parrocchiale per arrivare nella zona dell’ex tiro a volo chiuso ormai da un lustro, passando sopra quelle che un tempo erano le cave.
Si percorrerà obbligatoriamente imbragati ed allacciati ad una fune di sicurezza, con la sensazione che si tratti di un’avventura mozzafiato, immersi in un contesto suggestivo: sullo sfondo il Monte Alben, verso nord la vista di parte del paese di Dossena e San Pellegrino adagiata sul fondovalle.
L’opera, che fa parte di un progetto più ampio redatto nel «Piano di sviluppo territoriale locale 2019-2024» da tre giovani appartenenti all’associazione Revival (Gruppo Giovani Dossena), costerà 600 mila euro, coperti da finanziamento della Regione, e sarà pronta, si spera, prima dell’inizio della stagione estiva.
«Lo scorso mercoledì – chiarisce il sindaco Fabio Bonzi – dopo mesi di lavoro, si sono appaltati i lavori per la realizzazione del nuovo ponte tibetano che avranno così inizio nelle prossime settimane. Ci auguriamo che questo intervento, insieme alle miniere, alle nostre peculiarità e alle nostre tradizioni, ci possa permettere di rilanciare il nostro territorio».
Il sindaco conta infatti sui benefici che il turismo possa portare a Dossena e all’intera valle, un turismo da grandi numeri frutto degli investimenti programmati, dalla realizzazione del ponte tibetano ai lavori di ristrutturazione dei fabbricati dell’ex complesso minerario per trasformarli in negozi con vendita di gadget e prodotti tipici, fino al recupero delle miniere rese visitabili e percorribili.
Sabato, 20 marzo 2021