Mercoledì, 3 marzo 2021
Quella che si è tenuta lo scorso 13 febbraio a Olmo al Brembo è stata l’annuale celebrazione della battaglia di Nikolajewka, cerimonia che dal lontano 1968 viene celebrata a turno con cadenza annuale in uno dei Comuni dell’oltre Goggia.
Silvio Carminati – Ufficiale degli Alpini e reduce di Nikolajewka nonché medaglia d’argento al valor militare – rievoca quel 26 gennaio del 1943, quando i nostri alpini tennero testa a soverchianti forze sovietiche e riuscirono a prevalere, ma al prezzo di tante vite.
Fu proprio in quel lembo di steppa che gli Alpini, soprattutto quelli della “Tridentina”, perché su di loro gravò il peso di una tragica odissea così da riassumere in sé le sofferenze, il coraggio e l’ardimento di tutti, scrissero l’ultima pagina, la più sublime, di patimento e di valore, l’ultimo e grande episodio di eroismo e di forza.
«Ad ogni inverno che ritorna, – scrive Carminati – ad ogni neve che cade, la visione angosciosa dei fratelli disseminati sulla coltre bianca e gelata, naufraghi senza meta e senza speranza, si ripresenta e si rinnova ed intensifica il ricordo di Nikolajewka, grondante del sangue di tanti Alpini. In questo villaggio sperduto nella steppa si è svolta, tra i resti del Corpo d’Armata Alpino ed i russi, una battaglia che per sperequazione di mezzi e per il suo svolgimento drammatico, è da considerare unica nella Storia e giustamente è ricordata come la “Battaglia dei giganti”, dove lo spirito prevalse sulla forza bruta e la volontà e la fede sull’avversa fortuna».
I Gruppi Alpini dell’alta Valle Brembana organizzano con successo, ogni anno dal 1969, un raduno Alpino in ricordo delle molte vittime della Campagna di Russia, abbinato al “Trofeo Nikolajewka”, la gara di sci di fondo che è diventata uno dei più importanti appuntamenti del calendario agonistico invernale della Lombardia.
L’iniziativa nasce nel 1968 dalla felice intuizione di Armando Colombi, odontotecnico milanese da tempo residente a Piazza Brembana: un raduno annuale di Penne Nere a rotazione in ogni paese dell’oltre Goggia, in Alta Valle Brembana, che coinvolgesse tutti i Gruppi Alpini presenti sul territorio, i quali, dallo scioglimento della Sottosezione Alpini Alta Valle Brembana nel 1957, operavano singolarmente, ciascuno nell’ambito del proprio Comune di appartenenza.
Commemorare Nikolajewka con una manifestazione unica per tutta l’Alta Valle Brembana. non sembrava tuttavia l’iniziativa più idonea per ricordare degnamente i Caduti della Campagna di Russia: gli Alpini erano caduti in distese di neve ed erano per la maggior parte gente di montagna, quindi in mezzo alla neve ed in montagna dovevano essere ricordati e celebrati e quale modo migliore di una competizione sportiva sulla neve?
Al raduno commemorativo si pensò di abbinare quindi una gara di sci che avrebbe previsto la partecipazione di giovani atleti appartenenti all’Associazione Alpini e questa si rivelò la carta vincente del successo della manifestazione.
Si puntò dapprima su Mezzoldo, dove il sindaco Enzo Salvini appoggiò con entusiasmo l’iniziativa che all’inizio era priva di mezzi economici: era il 23 febbraio 1969, sotto una tormenta di nevischio che ricordava la steppa russa, ed il successo fu grande ed immediato, destinato a crescere anno dopo anno per numero di atleti partecipanti e spettatori.
Armando Colombi fu per un lungo periodo impareggiabile direttore organizzativo del “Trofeo Nikolajewka”, fino a diventare uno degli appuntamenti sportivi più importanti della provincia bergamasca. L’organizzazione di questa manifestazione da parte di tutti i Gruppi Alpini dell’Alta Valle ha favorito anche una maggiore aggregazione di tutti i Soci ed una partecipazione ad iniziative comuni, fra le quali le partecipazioni alle annuali Adunate Nazionali.