Mercoledì, 24 febbraio 2021
Nel tranquillo comune di Albano Sant’Alessandro, 8310 anime a otto chilometri ad est di Bergamo sulla ex statale 42 del Tonale e della Mendola, è scoppiato uno scandalo boccaccesco che rischia di creare non pochi grattacapi al sindaco Maurizio Donisi, eletto in una lista civica vicino ai bergamaschi di “Cambiamo!” e confermato nel 2017.
Il primo cittadino in questione nasce cinquantadue anni fa nel beneventano, per l’esattezza a Ceppaloni, patria anche di Clemente Mastella, ma fin da piccolo è cresciuto ad Albano Sant’Alessandro, dove i suoi genitori si erano trasferiti. Qui svolge, oltre che la funzione di sindaco, anche quella di maestro elementare nella locale scuola pubblica.
Ciò che sta inguaiando Donisi e sta mettendo in serio imbarazzo l’Ufficio Scolastico Provinciale è stata la scoperta nel bagno delle insegnanti dell’istituto comprensivo di Albano di una microcamera nascosta che, dagli accertamenti in corso, sembrerebbe collegata al cellulare del primo cittadino.
Maurizio Donisi risulta quindi indagato per interferenze illecite nella vita privata ed avrebbe già ammesso in parte la propria responsabilità sostenendo tuttavia che si sia trattato di un gioco erotico concordato con una collega sposata, della quale ha voluto proteggere l’identità.
Dopo aver fatto controllare accuratamente gli altri bagni dell’edificio, compresi quelli riservati agli alunni, nei quali non è stata rilevata alcuna anomalia, Patrizia Graziani, dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale, ha voluto riportare l’accaduto nella sua giusta collocazione: “Posso solo rassicurare i genitori che stiamo seguendo da vicino quanto accaduto”. In ogni caso a Donisi la goliardata, se solo di questo si tratta, potrebbe costare piuttosto cara.