Di Diego Valceschini
Finalmente il risveglio! La primavera incombe anche sull’Atalanta con qualche settimana di ritardo con questa grande prestazione che respinge il controsorpasso del Bologna e riporta gli uomini di Gasperini al terzo posto, ricacciando la Juve a -2 ed il Bologna a -4 Un 2-0 al Bologna, che sembrava diventata la bestia nera della Dea, con tre vittorie di fila a Bergamo (l’ultima ad inizio febbraio in Coppa Italia). Soprattutto si torna a vincere in casa dopo 7 partite e dopo un digiuno di circa 400 minuti (ultima vittoria il 22 dicembre contro l’Empoli, ultimo gol di Djimsiti contro il Torino il 1°febbraio). Per ora il passaggio di testimone tra Atalanta e Bologna resta accantonato. La Dea ha dimostrato chi comanda da sette anni a queste parti, anche se la stagione non è ancora conclusa ed a Pasqua si scriverà un nuovo capitolo con Bologna-Inter e Milan-Atalanta.
RETEGUI IN, KOLASINAC OUT – La pratica Bologna è stata indirizzata nei primi 23 minuti di gioco grazie a due reti nate entrambe dal settore destro: la prima sull’asse Pasalic-Bellanova e cross per Retegui (gol numero 23 per l’oriundo, a -1 dal primato stagionale di Pippo Inzaghi nel 1997), la seconda sull’asse Djimsiti-Retegui: stavolta il bomber si traveste da assistman, e dopo aver ingannato Lucumi crossa per Pasalic che schiaccia in rete. Trovato il fulmineo doppio vantaggio, la Dea deve stare attenta al ritorno d’urto del Bologna, e la partita potrebbe cambiare col tiro di Ndoye che Carnesecchi schiaffeggia sul palo, poi resiste ai tentativi di Dominguez, Miranda e Casale. Purtroppo la brutta notizia arriva in serata, col terribile infortunio di Kolasinac, uscito in barella alla fine del primo tempo: il bosniaco era uscito dolorante, ma sulle sue gambe, invece arriva il responso tremendo: rottura del legamento crociato anteriore e lesione radiale del menisco esterno del ginocchio sinistro.
Purtroppo significa stagione finita, perché i tempi di recupero non saranno meno di sei mesi: lo rivedremo solo nelle prime giornate del prossimo torneo. Una tegola non da poco per la Dea che sarà costretta a convivere con un’emergenza in difesa: Toloi, che lo ha sostituito in partita, non è al meglio, e neppure Kossonou. Posch è ancora fuori e per Scalvini stagione finita. E la sera di Pasqua ci sarà da resistere agli attacchi di Leao, Pulisic e Reijnders…
LA SERIE A E’ DI NUOVO NEROVERDE – Intanto arriva il primo verdetto per quanto riguarda le promozioni in serie A: il Sassuolo di Fabio Grosso è già promosso con cinque turni di anticipo, dopo un campionato dominato. La squadra emiliana era retrocessa 11 mesi fa, e quindi il ritorno in massima serie è stato immediato. Si tornerà quindi a giocare al Mapei Stadium di Reggio Emilia, che ospitò le partite casalinghe in Coppa Uefa nel 2017/18, all’inizio del ciclo gasperiniano.
Domenica 13 aprile 2025