Venerdì, 5 febbraio 2021
Mancano dieci giorni esatti alla riapertura delle stazioni invernali in zona “gialla”: il parere positivo del Comitato Tecnico Scientifico, che ha esaminato ed accolto il protocollo per la riapertura degli impianti, è giunto finalmente a dare qualche speranza di recupero di una stagione ormai considerata perduta. Per tirare il sospiro di sollievo si attende soltanto la comunicazione ufficiale da parte del governo in carica.
Una notizia attesa da quanti la montagna la vivono, la amano e dai molti che dalla montagna traggono la loro sopravvivenza economica. Questa sembra proprio la luce in fondo ad un tunnel nel quale il nostro turismo invernale era entrato lo scorso marzo.
Dopo le docce scozzesi delle passate settimane, con incertezze alternate a speranze di breve durata per i frequenti ripensamenti delle autorità competenti a ridosso delle presunte date di riapertura, i gestori delle stazioni della bergamasca hanno accolto la notizia con evidente soddisfazione, pur conservando un atteggiamento comprensibilmente prudente.
In tutti questi mesi di chiusura i gestori, tuttavia, non sono affatto rimasti inattivi ma hanno preparato con cura i loro impianti, rendendoli ancora più sicuri dal punto di vista sanitario, seguendo un protocollo predisposto in collaborazione con la Regione Lombardia, ma anche attrezzando strumenti per evitare code agli accessi ed anche nei parcheggi, vendendo biglietti online, prevedendo aperture anticipate alle 7,30 il sabato e la domenica.
La stessa cautela viene mostrata dagli impiantisti della Valle Brembana che si dichiarano comunque pronti ad aprire immediatamente quando la data sarà certa: il particolare che frena l’entusiasmo è la condizione che per ripartire si resti in zona “gialla”, con tutte le perplessità che da questa classificazione derivano.
Massimo Fossati, Amministratore delegato Itb Gestione impianti risalita Valtorta e Bobbio e presidente Anef (Associazione nazionale esercenti funiviari) Lombardia, sottolinea come il 70% della stagione sia andato perduto ma che «faremo di tutto per riuscire a riconquistare la normalità», mentre Andrea Pontiggia, gestore Monte Torcola Piazzatorre, anticipa prudentemente che «dobbiamo anche vedere il testo del protocollo definitivo approvato e organizzarci per rispettarlo».
Anche Foppolo aderisce a #PerChiSuonaLaMontagna #SuoniAMOLaMontagna, il flash mob più grande del mondo nella neve in tutte le località turistiche di montagna programmato per oggi, Venerdì 5 febbraio alle ore 10:00: per un intero minuto le campane delle chiese, i campanacci, le sirene dei mezzi battipista hanno risuonato su tutto l’arco alpino e prealpino.
«Non dimenticare la montagna», questo è il messaggio lanciato dall’iniziativa, a favore di un comparto che ha sofferto davvero molto da un punto di vista socio-economico ed ora attende con ansia la preannunciata ripartenza, che ci si augura possa essere una vera rinascita: la gente di montagna è tenace e resiste in silenzio, con dignità, trova sempre l’energia per reagire e risollevarsi con le proprie forze, ma ora ha bisogno di ascolto e di considerazione da parte di chi ha nelle proprie mani il destino della nostra gente.