Di Diego Valceschini
La principessa è tornata improvvisamente la bella Addormentata?
Se lo chiedono un po’ tutti i tifosi della Dea dopo il ritorno alla sconfitta dopo 15 gare nella partita di sabato sera col Napoli, che arriva in seguito ad altre quattro partite senza vittorie: i pareggi in casa di Lazio ed Udinese e quello in casa nel recupero con la Juventus, oltre al ko in Supercoppa Italiana.
Dato preoccupante, nel 2025 l’Atalanta non ha ancora vinto una partita ufficiale, nonostante il ritorno in grande stile del bomber Retegui , che con i gol a Juventus e Napoli stacca nuovamente l’interista Thuram, che lo aveva raggiunto, e si porta a quota 14 nella classifica marcatori, già il doppio di quanti ne aveva segnati a Genova in tutta la scorsa stagione. Ancora una volta, dopo le 11 vittorie consecutive, appena a Bergamo è girata la parola scudetto è cominciata una flessione.
Anche ieri, dopo il vantaggio dell’italo argentino l’Atalanta ha mancato di concentrazione necessaria per mantenere la partita e si è fatta raggiungere da Politano e sorpassare da McTominay, e quando Lookman sistemava le cose ancora Lukaku sopravanzava una difesa distratta (ok l’assenza di Kolasinac, ma non puoi concedere tre gol così). Flessione che era nell’aria, era psicologica ed anche fisica, su come sia difficile reggere tre competizioni. Da quel 24 settembre, con la sconfitta interna col Como, i tifosi si erano abituati ad una sorta di alone d’imbattibilità; dopo il pari a Bologna l’Atalanta sembrava spinta da quel vento favorevole; quanti non sognavano uno scudetto a Bergamo? Anche la stampa sprecava i paragoni col Verona del 1985 (basta leggere pure l’ultimo numero del Guerin Sportivo… ) capace di sbaragliare la concorrenza e vincere un inaspettato scudetto (anche lui, ironia della sorte, dopo aver perso negli anni precedenti due finali di Coppa Italia).
Ora invece, con l’Atalanta precipitata a -7 dai partenopei è chiaro che le ambizioni si siano ridimensionate, ora è più fattibile la qualificazione Champions, anche se la Juve è risalita a 6 punti dagli orobici con l’affermazione sul Milan che ha interrotto la serie di pareggi, e anche la Lazio, fatto due conti, oggi potrebbe trovarsi a -4. Ma il tifoso deve sempre essere tifoso, anche e soprattutto quando le cose non girano bene come prima , e capire che l’Atalanta sta passando un periodo storico eccezionale ormai dal 2017, e tutto quello che sta raccogliendo è un’impresa, visto che fino ad allora gli obiettivi erano sofferte salvezze ottenute con qualche giornata d’anticipo. Ma bisognerà riprendere a lottare per mantenersi in alto e tutto quello che si potrà raccogliere andrà sfruttato, già a cominciare da martedì in Champions con lo Sturm Graz e poi sabato pomeriggio proprio a Como, prima della grande trasferta in casa dei blaugrana. Forza, Dea, torna a correre.
Domenica 19 gennaio 2025