La denuncia è di una cinquantenne di San Giovanni Bianco. Operata a un occhio la mattina di giovedì 31 ottobre a Seriate, aveva bisogno di un certificato di malattia per il lavoro. Non lo ha chiesto direttamente in ospedale ma, arrivata a casa, ha provato a contattare il medico di base. Essendo giorno prefestivo però nessuna risposta. Si è così rivolta all’ex Guardia medica (ora Continuità assistenziale) chiamando il numero unico.
Ma dopo più di una telefonata si è dovuta rassegnare all’idea che in valle Brembana, sia giovedì 31 ottobre sia venerdì 1 novembre, nessuna sede di Continuità assistenziale era attiva e sarebbe dovuta andare fino ad Albino per avere il suo certificato di malattia. Ha provato anche al Pronto soccorso dell’ospedale di San Giovanni Bianco ma qui, a farla desistere, è stata la sicura lunga attesa che avrebbe dovuto fare prima della visita con il medico. Essendo arrivata in codice bianco (quindi probabilmente con l’obbligo anche di pagare la visita) era in coda ai (tanti) pazienti che in quella mattina erano al Pronto soccorso.
Così, venerdì mattina 1 novembre, si è messa da sola alla guida dell’auto, pur essendo stata operata a un occhio, e ha raggiunto Albino per farsi rilasciare il certificato di malattia. “Una vergogna – dice la signora – che in tutta la valle non ci sia per due giorni un medico di Continuità assistenziale”.
Sabato 2 novembre 2024