Un investimento considerevole, 76,7 milioni complessivi di costo dei quali oltre 61 a carico della Regione, e diversi anni di attesa e diverse false partenze, ma prima della stagione estiva la “Variante di Zogno” sarà aperta al traffico: parola di Claudia Maria Terzi, assessore alle Infrastrutture, trasporti e mobilità della Regione Lombardia, che ieri ha effettuato un sopralluogo al cantiere, a sei mesi di distanza da quello dello scorso giugno.
Incaricata dei complessi lavori, che stanno segnando in questi ultimi mesi un’evidente accelerazione, è l’impresa trentina Collini: «I lavori in questo periodo – conferma Alessandro Caloisi di ARIA, la nuova Agenzia Regionale per l’Innovazione e gli Acquisti – hanno riguardato sostanzialmente i tratti all’aperto, quindi la messa in opera delle barriere paramassi. Sono inoltre stati posati gli impianti tecnologici e anche il primo manto d’asfalto nelle gallerie».
La prima galleria, denominata «Inzogno», lunga 654 metri e la seconda, «Monte di Zogno» di 2.211 metri, portano la variante a 4,3 km complessivi, in grado di collegare in poco meno di 3 minuti di auto contro gli oltre dieci attuali, le località «Grotta delle meraviglie» e «Madonna del Lavello» situata al confine con San Pellegrino.
Presente al sopralluogo una folta rappresentanza del territorio: il sindaco di Zogno Selina Fedi con il suo vice Giuliano Ghisalberti e l’assessore Giampaolo Pesenti, ma anche i consiglieri regionali Roberto Anelli ed Alex Galizzi della Lega, il presidente di CAL (Concessioni Autostradali Lombarde) Gianantonio Arnoldi e quello della Comunità montana Jonathan Lobati.
L’apertura della variante cambierà di fatto la vita del paese, e l’amministrazione è già all’opera: nei giorni scorsi sono iniziati i lavori per l’immissione da sud, dove è prevista una rotatoria, analogamente sul lato opposto, verso San Pellegrino, dove a giorni si provvederà a deviare il traffico verso la provinciale per permettere la realizzazione dei lavori.
Guglielmo Fariello, direttore dei lavori, si mostra soddisfatto: «Il lavoro sulle gallerie è praticamente completo: vanno montati gli impianti di ventilazione e completate le rifiniture, segnaletica e manto d’asfalto finale. Anche le tre cabine elettriche sono a posto, compresi i trasformatori: manca solo l’allacciamento».
Restano da realizzare ancora tre muri di contenimento con micropali, chiamati “berlinesi”, per una lunghezza complessiva di circa 700 metri ed il completamento del montaggio delle barriere e delle reti paramassi. Non è un caso che ammonti a 33 milioni il valore delle opere complementari in tema di sicurezza.
Zogno, 13 gennaio 2021