Un dato importante che emerge dall’ultima ricerca dell’Osservatorio Reale Mutua dedicato all’agricoltura indica che per un abitante di Bergamo su quattro (22%) l’agricoltura rappresenta una buona opportunità di lavoro. Se rapportato alla fascia d’età giovanile, lo sbocco nell’agricoltura è valutato positivamente dal 38% del totale.
Lavorare in agricoltura ha molti aspetti positivi: offre l’opportunità di riavvicinarsi alle tradizioni e al territorio per il 45%, concretizza gli sforzi compiuti con il proprio lavoro per un ulteriore 36%.
La pandemia ha avuto ripercussioni anche in questo settore con una riduzione del 12,8% del Pil agricolo nel secondo trimestre 2020 rispetto ai tre mesi precedenti.
Tutte le sigle sindacali evidenziando da tempo una rinnovata attenzione da parte dei giovani, il mestiere legato alla terra non è più considerato come ultima spiaggia da chi non ha un’istruzione ma rappresenta una nuova strada per le generazioni istruite.
Necessario sostenere il sogno imprenditoriale dei giovani, per questo l’agricoltura andrebbe liberata dal peso della burocrazia che impedisce anche il pieno utilizzo delle risorse umane. Probabilmente la pandemia può aver aiutato a rivalutare l’immagine del settore che nonostante le difficoltà non si è mai fermato.
Importante evidenziare che tanti bergamaschi associno l’agricoltura alla salute, sana alimentazione, Made in Italy e le sue eccellenze.
Martedì, 12 gennaio 2021