Verrà inaugurata domenica 28 luglio, alle 17, al monumento ai Caduti partigiani di Cornalba la seconda “pietra d’inciampo” della Valle Brembana (dopo quella posata a Taleggio lo scorso aprile per Arcangelo Pesenti Compagnoni): sarà dedicata ad Angelo Bianchi, morto nel 1944, a 19 anni, nel campo di concentramento di Luckenwalde (Germania, a sud di Berlino), dopo le atroci sofferenze che vennero raccontate dal compagno di prigionia Edoardo Andreini, tornato a casa a Bagnella di Serina. Bianchi, contadino e boscaiolo, fu militare nel V Reggimento Alpini “Tirano” e venne fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e deportato nel lager. La cerimonia – voluta da Comune e Anpi Val Brembana – del 28 luglio si inserisce nella due giorni dedicata a “Montagna e Resistenza” in programma a Cornalba.
Le pietre d’inciampo sono un’iniziativa dell’artista tedesco Gunter Demnig, per depositare nelle città europee, una memoria diffusa dei cittadini deportati nei campi di sterminio nazisti. L’iniziativa consiste nell’incorporare, nel selciato stradale delle città, davanti alle case delle vittime di deportazione, blocchi in pietra ricoperti da una piastra di ottone posta sulla facciata superiore.
Angelo Bianchi
Sabato 27 luglio 2024