Il portale della Valle Brembana e delle Orobie

spot_imgspot_imgspot_imgspot_img
HomeRedazionaleCronacaOltre il Colle: Cattedrale vegetale attrazione internazionale? C'è molto da fare. Intanto...

Oltre il Colle: Cattedrale vegetale attrazione internazionale? C’è molto da fare. Intanto mucche in aiuto

Quel che è certo è che c’è ancora molto da fare: sono trascorsi 13 anni dall’avvio della Cattedrale vegetale di Oltre il Colle, voluta dal Parco delle Orobie, insieme al Comune che la ospita e dai Comuni di Ardesio e Roncobello.

Un’opera di land-art ideata nel 2008 dall’artista lodigiano Giuliano Mauri (scomparso nel 2009) che in una ventina di anni – secondo le previsioni – doveva giungere ormai al completamento. Ma gli imprevisti non sono mancati: a partire dalla tempesta Vaia, col vento a oltre 200 all’ora, che nell’ottobre 2018 ne distrusse alcune piante. E poi il terreno che, a quanto pare, non è stato e non è dei più fertili per i 42 faggi che furono piantati: ora ne sono rimasti 33.

Sta di fatto che la Cattedrale vegetale – la si trova lungo la strada che da Plassa di Zambla Alta porta verso l’Arera – a qualcuno sembra un lontano ricordo di quanto era all’inizio (sostenuta dalle colonne di legno, poi marcite, eliminate o distrutte dal vento) e di come dovrebbe essere. Tanto da averlo scritto (“C’era una volta…”) sul cartellone che, a inizio sentiero, ne descrive origine e sviluppo. D’altronde un’opera in divenire, soggetta a intemperie e natura, non è facile da realizzare: peraltro le colonne lignee di sostegno era previsto che dovessero cadere per lasciare spazio allo sviluppo naturale delle piante (che, però, ora dovranno essere… governate). Per anni la Cattedrale è stata “attrazione internazionale”: per vederla venivano da ogni parte del mondo e la sua storia è stata raccontata fino in Giappone.

Ma ora? La nuova Amministrazione comunale di Oltre il Colle, insediatasi la scorsa primavera, dice di aver ripulito l’area e di voler ripartire. E che le nove piante mancanti saranno rimpiazzate da altre. “Non sarà abbandonata, proseguiamo nel progetto”, si assicura dal municipio. E sarebbe un peccato il contrario. Resta il fatto che c’è molto da fare, e che probabilmente non basterà una pulizia dell’area per arrivare all’opera pensata dall’artista 15 anni fa.

Il terreno non è fertile per le piante, crescono – almeno alcune – poco, sono già trascorsi 13 anni e ce ne sono ancora di basse. Le vacche al pascolo nell’area circostante, con la loro naturale attività fisiologica… viste nei giorni scorsi, servono per dare un po’ di slancio in alto ai faggi? Il sindaco Ferruccio Ghilardi assicura che non c’è nessun legame. Di certo, voluto o no, un po’ di concime naturale – se arrivato alle radici degli alberi – non le avrà fatto male. Staremo a vedere.

“Una volta c’era… altri tempi…” ha scritto qualcuno sul cartello della Cattedrale vegetale di Oltre il Colle

Martedì 8 agosto 2023

spot_img