Come noto, non solo la polvere pirica, ma qualsiasi polvere che sia farina, segatura o polvere atmosferica poco importa, se in una certa quantità ed in sospensione nell’aria, al contatto con una scintilla può trasformare un ambiente chiuso in una camera esplosiva.
Questo è accaduto ieri a Val Brembilla nel silo contenente segatura adiacente alla Torneria Ettore in via Fonte Solforosa, in direzione di Laxolo.
Tutto è iniziato verso le 18 con una modesta fiammata all’interno del silo che però ha provocato l’esplosione della segatura in sospensione ed un successivo rogo di più preoccupanti dimensioni. Il titolare della torneria, utilizzando la specifica entrata per le ispezioni, si è introdotto nel silo con l’intento di verificare la situazione, seguito dal figlio trentacinquenne che però, sulla soglia, è stato investito da un ritorno di fiamma rimanendo ustionato a mani, gambe e volto.
Immediatamente sono stati richiesti i soccorsi che in breve tempo hanno movimentato le strade del paese: mezzi sono stati inviati dai Vigili del Fuoco, la Soreu alpina ha inviato l’auto medica, partita da San Giovanni Bianco, e l’ambulanza della Padana emergenza in postazione a Zogno. Sul posto anche due pattuglie di carabinieri per i rilievi e le opportune indagini.
Mentre i vigili del fuoco provvedevano a spegnere i focolai ed a bonificare l’area interessata dalle fiamme, i sanitari prestavano i primi soccorsi al giovane, che appariva agitato e in stato confusionale, rimuovendo gli abiti bruciati, trattandogli le numerose e profonde ustioni e verificando le vie aeree. Dopo i primi soccorsi prestati in loco ed ottenuta la stabilizzazione delle sue condizioni, l’ustionato è stato quindi trasferito in codice giallo all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.