“Guardi, mi spiace, non ho indicazioni da darle. L’ambulatorio di San Giovanni Bianco c’è ma non è visibile. Può chiamare quando vuole, in questi casi bisogna andare per tentativi”, dice la gentile, ma anche un po’ rassegnata, centralinista del Centro unico prenotazioni (Cup) della Regione Lombardia.
L’odissea è quella di un cinquantenne della Valle Brembana alle prese con un tentativo di prenotazione per una visita urologica all’ospedale di San Giovanni Bianco. Cinquantenne che vuole raccontare la situazione del presidio sanitario brembano.
“UROLOGIA, VISITE SOLO AD ALZANO, ROMANO, TREVIGLIO“
“Verificato dal sito Internet dell’ospedale di Bergamo che a San Giovanni Bianco era disponibile un ambulatorio di urologia – dice – il 19 gennaio ho chiamato l’ospedale della valle. Qui mi è stato risposto che non si poteva più prenotare dall’ospedale, ma occorreva rivolgersi al Cup regionale o in farmacia. Così ho provato tramite fascicolo sanitario: ma comparivano, da aprile, solo le disponibilità ad Alzano, Romano e Treviglio. Il fascicolo, per un po’ di giorni, poi, non mi ha permesso di prenotare, non so perché. Allora ho provato ad andare in farmacia a San Pellegrino. La stessa risposta: “A schermo non vediamo l’ospedale di San Giovanni Bianco, forse le conviene rivolgersi direttamente all’ospedale”, mi è stato detto”.
Il paziente a quel punto fa presente che già si è rivolto all’ospedale, ma è stato rinviato proprio al Cup regionale e alla farmacia. Così prova una prima volta con il Cup regionale telefonico. Ma anche qui gli viene risposto che a San Giovanni Bianco non ci sono disponibilità e occorre richiamare.
IL CUP DELLA REGIONE: “VADA PER TENTATIVI, NON POSSO FARCI NULLA”
“Ho richiamato il Cup di nuovo il 23 gennaio – continua il paziente – ma neppure questa volta senza riuscire a prenotare: “Non vediamo nulla, non ci sono disponibilità, deve provare a richiamare tra due giorni”, mi hanno risposto. “Mi armo di pazienza e attendo ancora qualche giorno. Richiamo così il 28 gennaio, sperando di avere qualche risposta. La gentile centralinista mi fulmina con la prima data disponibile: il 20 giugno ad Alzano. Quindi richiedo per San Giovanni Bianco. “Il computer mi dà errore nella ricerca di San Giovanni Bianco, non mi dà nessun ambulatorio, non esiste”, dice lei mentre io rimango esterrefatto. Ma come non esiste?, dico io. “Guardi, chiedo assistenza”, continua la centralinista. Dopo alcuni minuti la sentenza: “L’ambulatorio di San Giovanni Bianco c’è, ho chiesto. Sì sì, c’è, ma non è visibile. Non vediamo quando ci sono le disponibilità, io non ho indicazioni da darle“. E quindi cosa devo fare per prenotare a San Giovanni Bianco? domando io. “Guardi, l’unica cosa da fare è ritentare, andare per tentativi, richiamare una volta a settimana o quando vuole”. A quel punto – dopo 18 minuti e 5 secondi di telefonata – mi è sembrato di avere in mano la cartina-premio di un cioccolatino, non certo una prenotazione per una visita sanitaria: “Non hai vinto, ritenta. Sarai più fortunato”.
CINQUE MESI DI ATTESA PER LA VISITA, AD ALZANO
“Riprovo allora con il fascicolo sanitario online – continua il paziente -. Ma niente, compaiono solo Alzano il 20 giugno, e poi gli ospedali di Romano, Treviglio e, dulcis in fundo l’11 dicembre, le cliniche Gavazzeni. Di San Giovanni Bianco, ma neanche del Papa Giovanni di Bergamo, nemmeno l’ombra. Boh, forse al Papa Giovanni hanno tolto l’ambulatorio di urologia? O ci sono posti solo nel 2024? Non avendo tempo da perdere mi rivolgerò a una struttura privata”.
“MA NON DOVEVANO POTENZIARE LE SPECIALITA’ PER GLI ANZIANI?”
“Poche semplici considerazioni – conclude il cinquantenne -. Ma non era stato proclamato ai quattro venti che all’ospedale di San Giovanni Bianco, visto che siamo in una valle di vecchi, e pediatria è stata tolta, si sarebbero potenziate le specialità per anziani? Forse urologia riguarda più i bambini? O forse l’urologo c’è a San Giovanni Bianco una volta al mese? Non vorrei, però, che a breve ci venissero a dire che quell’ambulatorio è da chiudere… tanto non lo prenota nessuno“. Cordiali saluti”.
Domenica 29 gennaio 2023