Un sentiero dedicato alle calchere, antichi forni dove si produceva calce, e agli “aral”, le piazzole usate per il recupero del legname e, con il poiat, per la produzione di carbone. L’itinerario, detto appunto, delle “calchere”, è stato attrezzato di segnaletica con recupero dei primi siti, dal “Gruppo sentieri amici della storia di Val Brembilla”, attivo da 25 anni.
I volontari, nei boschi delle valli dei Suoli e dei Faggi (sul versane orografico sinistro della valle, tra i monti Corno e il Sornadello), hanno censito una quindicina di storiche “calchere”, forni realizzati a mano per la produzione, scaldando rocce calcaree del posto, di calce, ovvero il collante per le costruzioni. “Aral” era invece il termine dialettale per indicare le piazzole dove si realizzata il poiat, la catasta di legna usata per la produzione di carbone.
La Val Brembilla è nota infatti per le famiglie che si dedicavano proprio alla produzione della calce, tra Ottocento e Novecento: in particolare i Carminati detti Magher e i Carminati dei Tesotti. Una volta individuate calchere e aral, i volontari del Gruppo sentieri hanno iniziato il recupero (finora due quelle rimesse in sesto) installando la segnaletica per indicare il sentiero e alcune bacheche informative. E in programma c’è il recupero di altre, ma già le visite sono iniziate.
Qui un itinerario delle calchere.
Giovedì 19 gennaio 2023