Era il 1978 quando l’allora presidente del Consorzio sanitario della Valle Brembana Piero Busi (poi diventato presidente della Comunità montana, scomparso tre anni fa) organizzò il primo soggiorno per anziani in Liguria. Un’idea che sembrava un po’ azzardata, forse, per i tempi. Ma che, a lungo andare, diventò un’occasione straordinaria di socialità per i nostri nonni. Da allora – tranne dal febbraio 2020 causa stop per l’emergenza Covid – il soggiorno si è ripetuto e ha portato sulla riviera ligure migliaia di anziani.
I primi soggiorni furono a Diano Marina, poi ci si spostò ad Alassio, località che non è stata più abbandonata e un anno, il Comune ligure, ha anche premiato gli anziani e la Comunità montana, riconoscente per averla scelta così tanti anni.
Dopo la pandemia l’anno scorso si ripartiti: e anche per il 2023 ecco la proposta della Comunità montana, assessorato ai Servizi sociali guidato da Laura Arizzi, con turni di 14-15 giorni, tra il 29 gennaio fino al 10 aprile, agli hotel Adler (da sempre punto di riferimento) e il Garden (info nei comuni della valle). L’età minima è 60 anni, occorre essere autosufficienti. Costo di 730 euro.
Ad accompagnare gli anziani sarà ancora una vota (la trentaquattresima), Lucia Brozzoni, residente ad Ambria, 73 anni. Mentre è Chiara Locatelli che, da anni, per la Comunità montana si occupa degli aspetti organizzativi. Lucia iniziò nel 1987, andata in pensione dopo essere stata infermiera all’ospedale di San Giovanni Bianco. “Mi prese Busi – ricorda ancora oggi – e da allora non mi ha più lasciato. Iniziai con pochi turni, poi, col passare degli anni, mi fermai sempre, accompagnando tutti gli anziani. Ormai conosco i nonni della valle, con loro ho ancora tanti ricordi. C’è chi viene anche a 90 anni e chi meno, chi si ferma un turno e chi più. Tutti col desiderio di trascorrere giornate in compagnia. Arrivano magari dai paesi dell’alta valle, e il soggiorno ad Alassio consente loro anche di risparmiare un po’ sulle spese di riscaldamento. E in più possono trascorrere belle giornate in un clima mite”. Dunque si riparte. L’idea – che sembrava così stravagante, di Piero Busi, iniziata ormai 46 anni fa – continua a vivere più che mai.
Giovedì 12 gennaio 2023