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Sanpellegrino: mancano ancora bollicine. Ipotesi contratto di solidarietà per i dipendenti

Dopo il fermo della produzione per due giorni a metà settembre, ora allo stabilimento di Ruspino della Sanpellegrino (440 dipendenti), si ipotizza il contratto di solidarietà. Il rallentamento della produzione è dovuto alla carenza di Co2, l’anidride carbonica che serve per la produzione delle bollicine sia nell’acqua minerale sia per le bibite.

Aumento dei costi energetici e difficoltà di trasporto sarebbero i motivi della carenza di CO2 a uso alimentare da parte delle principali aziende del settore. Carenza che ha costretto la Sanpellegrino a fermare per due giorni (il 15 e 16 settembre) la produzione. Tutti i dipendenti erano rimasti a casa, in ferie o permesso. La carenza di anidride carbonica non è però rientrata: così lunedì 3 ottobre, nella sede di Confindustria, ci sarà un incontro tra sindacati di categoria e azienda per valutare l’ipotesi del Contratto di solidarietà.

La Sanpellegrino nel 2021 – dopo la crisi dovuto alla pandemia – ha ripreso una produzione pre Covid, con quasi 3,5 miliardi di bottiglie prodotte e un fatturato di 878 milioni di euro. Con un incremento del giro d’affari rispetto all’anno prima. 

Giovedì 29 settembre 2022

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