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Il consigliere regionale Galizzi: “Il dissuasore elettrico non è un arma” e lo prova su se stesso. “Sia dato alla polizia locale” (video)


“Il dissuasore elettrico non è un’arma, non sono classificati dalla legge come armi e pertanto, non necessitano di alcun nullaosta all’acquisto per i privati cittadini. L’ho provato su me stesso, definirla un’arma è ridicolo. Ma il Governo centrale lo vorrebbe vietare alla Polizia Locale Lombarda.” Così il consigliere regionale Alex Galizzi (di Camerata CornellO) ritorna sul ricorso di legittimità costituzionale da parte del Consiglio dei ministri alla Corte Costituzionale in merito alle modifiche apportate l’anno scorso alla legge regionale relativa alle dotazioni per il servizio di polizia locale.

Il Governo centrale rivendica il monopolio di decidere sulle armi in dotazione della Polizia locale ma la legge ritiene che gli stun-gun, chiamati abitualmente dissuasori elettrici, possano essere acquistati liberamente in quanto destinati esclusivamente alla protezione personale: non sono classificati dalla legge come armi”, ribadisce Galizzi. Il consigliere leghista ha provato su se stesso gli effetti del dissuasore elettrico in un video pubblicato sul suo profilo Facebook all’indirizzo https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=2410016465813018&id=100004140647098. “E’ una scossa elettrica che ha come effetto un leggero stordimento generale che permetterebbe di immobilizzare più facilmente un soggetto pericoloso o un aggressore”, prosegue Galizzi. “Ce ne sono in libera vendita modelli anche per cinghiali e orsi. La mia proposta per le Polizie locali della Lombardia al posto di essere allargata anche al resto del paese e a tutte le forze dell’ordine e alle Polizie nelle carceri viene ostacolata in modo a mio parere assurdo. Rimaniamo in attesa del pronunciamento della Corte costituzionale, certi che le esigenze di tutela del personale della Polizia locale abbiano il sopravvento su interpretazione cervellotiche di Roma.”

Giovedì 12 maggio 2022

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