Il complesso statuario da otto quintali portato dagli uomini in tunica blu, la Cronfraternita del Santissimo Sacramento, la banda musicale e il popolo: la comunità di Dossena, a cui si sono unite altre centinaia di persone da tutta la Valle Brembana, ha rinnovato venerdì 8 aprile la sua devozione al Madunù, il complesso ligneo della Madonna Addolorata, recante in grembo il corpo del Cristo morto e angeli. Complesso che venne portata in paese nel 1858. Una tradizione secolare che non conosce cedimenti, tramandata da più generazioni, a cui i dossenesi sono legatissimi.
Circa duemila le persone che hanno preso parte alla festa e alla processione, guidata da don Sergio Alcaini, originario di Dossena, e dall’arciprete don Sergio Carrara. Un fiume di persone che dalla chiesa ha raggiunto la zona del vecchio municipio, con la banda musicale e le autorità, presenti i sindaci di Dossena Fabio Bonzi, di Oltre il Colle, Giuseppe Astori, e il vicesindaco di Cornalba Dario Bolzoni. Quindi il capitano della compagnia carabinieri di Zogno Cristian Modena, il comandante della stazione di San Pellegrino maresciallo Guido Spezzati e, tra la gente, il consigliere regionale della Lega Alex Galizzi.
IL VIDEO DELLA FESTA
A conclusione della sentitissima processione, la benedizione e le parole dell’arciprete don Carrara, sul sagrato della parrocchiale, di fronte a migiaia di fedeli. Quindi l’accostamento alla reliquia.
Venerdì 8 aprile 2022