E’ la colonia storica, nata nel 1903 per volontà dell’Opera Bergamasca per la salute del fanciullo, allora guidata da Teodoro Frizzoni. Sorta in centro a Piazzatorre per dare una possibilità di cura a bambini fragili e anemici, era abbandonata da metà degli anni Settanta. Chiusa e in degrado, in parte anche pericolante, è stata acquisita all’asta da un gruppo di imprenditori (della valle e non).
“Non sarà residenza – spiega un referente che preferisce l’anonimato – ma avrà funzione sociale. Stiamo valutando con il Comune la destinazione migliore, ma non saranno appartamenti. Il paese ne ha già troppi”. In questi giorni sono in corso lavori di pulizia e a breve inizieranno le verifiche di staticità per valutare quali parte del grande complesso immobiliare potranno essere salvate e quali dovranno essere demolite perché ormai troppo fatiscenti.
Durante la Seconda guerra mondiale la colonia ospitò anche bambini ebrei e giovani fuggiti dai lager, prima che gli stessi trovassero rifugio nella Sciesopoli di Selvino. Dopo la guerra continuò a ospitare turni di 300 ragazzi alla volta, poi a metà anni Settanta la chiusura. Quando l’Opera bergamasca decise di spostare i bambini alla Colonia Genovese (costruita durante il periodo del fascismo). Ne è seguito l’abbandono, l’inagibilità e il degrado. Fino all’asta dello scorso autunno, quando lo stabile, in pieno centro al paese, è stato acquistato all’asta dal gruppo di imprenditori. Nei prossimi mesi si deciderà il futuro della secolare colonia, che ancora custodisce i ricordi di migliaia di (ex) ragazzi.
Venerdì 4 febbraio 2022