“Alex ci ha insegnato ad alzare lo sguardo, ci ha ricordato che dobbiamo avere passioni, desideri, sogni grandi in ogni ambito della nostra vita. Come i Re Magi dobbiamo avere stelle che guidano la nostra vita. Non basta andare avanti, dobbiamo guardare in alto”. Così si è rivolto ai fedeli durante l’omelia, oggi pomeriggio 5 gennaio, don Andrea Mazzoleni, parroco di Moio de’ Calvi, ai funerali di Alex Balestra, l’imprenditore di 62 anni morto domenica sera 2 gennaio nella sua casa di Almenno San Bartolomeo, dove si era trasferito da una trentina d’anni.
Il 5 gennaio si sono celebrati i funerali nella parrocchiale di Moio, paese a cui era ancora particolarmente legato e dove tornava spesso, in bici, in moto, a trovare la madre Margherita. Chiesa gremita e tante persone – provenienti da Almenno e dall’alta valle – anche sul sagrato, con le moto a fare da corollario alla gente.
“Anche Alex – ha ricordato ancora il parroco durante i funerali – come i Magi presenterà dei doni al Signore, doni che riassumono anche la sua vita: la passione, l’orgoglio di essere italiano; poi il mettersi nei panni del cliente – diceva – quindi il servire gli altri; terzo dono la qualità che non accetta compromessi, ovvero il non accontentarsi, il non essere mediocri; infine fare solo quello in cui si crede, le proprie passioni”. Al termine della celebrazione la salma di Balestra è stata portata alla cremazione. Le ceneri riposeranno poi nel cimitero di Moio.
Balestra, nel 1992, aveva fondato la WR Compositi di Almenno San Bartolomeo, azienda che aveva portato al successo insieme al fratello Yuri, specializzata in fibre di carbonio per moto, auto e elementi elettromedicali.
Mercoledì 5 gennaio 2022