Si è conclusa, dopo sette anni, il 17 dicembre scorso, l’attività del Centro di accoglienza dei richiedenti asilo a Botta di Sedrina, nella casa diocesana San Giuseppe. A comunicarlo il sindaco Stefano Micheli durante l’ultima seduta consigliare.
Il centro era stato aperto nell’agosto 2014, con una quarantina di ospiti. Numeri che erano via via aumentati fino a toccare quasi 200 migranti. Ma già dall’anno dopo iniziarono le proteste dei residenti, guidate dalla sezione locale della Lega. Anni in cui la convivenza con la piccola comunità della Botta si era fatta in alcuni casi difficile. Gli extracomunitari naturalmente potevano uscire dal Centro di accoglienza e spesso girovagavano per la frazione. Più volte erano arrivate le segnalazioni di momenti di tensione. Nel 2020 la sezione della Lega raccolse 700 firme per chiedere alla Prefettura la chiusura del Centro di accoglienza.
Dallo scorso 30 novembre i 109 migranti ancora presenti hanno iniziato a lasciare poco alla volta il Centro di accoglienza e hanno raggiunto altri centri o appartamenti dell’ospitalità diffusa in provincia. Nel comunicare la chiusura del centro di accoglienza – dovuto principalmente a motivi di sicurezza della struttura, precisano dalla Caritas diocesana – il sindaco di Sedrina Stefano Micheli ha voluto ringraziare singoli volontari e gruppi, dall’oratorio alla parrocchia, che in questi anni si sono prodigati con iniziative varie per l’integrazione degli stessi migranti. “Ci sono stati momenti difficili – ha detto il primo cittadino – ma anche tante occasioni di integrazione”.
Giovedì 30 dicembre 2021