“Grazie e benvenuti. Grazie perché si chiude un periodo di quattro anni che ha sfasciato la stazione: il pubblico si è dimezzato, il bisogno di interventi sugli impianti si è accumulato, l’innevamento è tornato indietro di vent’anni. Ora si può dimenticare questa parentesi, mettiamoci al lavoro per ricostruire”.
Così inizia la lettera che la Devil Peak di Giacomo Martignon (società che detiene seggiovie e immobili a Foppolo e gestisce la stazione con la Sacif di Marco Calvetti) ha inviato alla “Sviluppo Monte Poieto” di Stefano Dentella e soci, proprietaria delle seggiovie in Val Carisole (nella società, oltre all’imprenditore di Aviatico, ci sono commercianti e imprenditori di Carona o legati al paese). Lettera pubblicata sul blog della stessa Devil Peak.
“Benvenuti (come investitori nella stazione sci, si intende) – continua la lettera – perché si dovrà lavorare assieme per molti anni. Il nostro progetto è definito ed avviato, riguarda tutto il demanio sciabile di nostra proprietà che vogliamo sviluppare e gestire attraverso il team che è già sul campo — a breve si dovrà anche risolvere la questione del mancato acquisto da parte del Comune delle nostre seggiovie IV Baita e Montebello (le seggiovie sono di proprietà della Devil Peak, ma nella disponibilità del Comune di Foppolo per via di un esproprio, mai però portato a termine, ndr). Siamo a disposizione per confrontarci con il vostro progetto e svilupparli assieme.
Dopo la falsa partenza del 2017, quando ci siamo fermati per i noti eventi del 2018, e la sfortunata ripartenza del 2020 (la pandemia), speriamo che non ci siano altre catastrofi all’orizzonte e si possa lavorare tutti con stabilità nei prossimi anni. Noi per gli impianti crediamo nell’approccio privato no profit, gli utili saranno interamente reinvestiti e vietata la distribuzione di dividendi. Se abbiamo ben capito, la vostra è un’associazione tra Sviluppo Monte Poieto e soggetti privati a sostegno del turismo a Carona, quindi lo spirito potrebbe essere simile e gli obiettivi sono gemelli, ci sono tutti i presupposti per lavorare uniti. Tifiamo per il vostro successo perché sarà un successo per tutti, più cose belle e nuove voi farete, più il pubblico sarà contento e noi saremo stimolati a migliorare.
Inutile nascondere che questa avventura nasce con dei nodi: la seggiovia Valgussera e l’innevamento ex-Unicredit, questioni note anche al pubblico. (…) Non sono nodi complicati: le analisi di diritto e di fatto sono chiare, le soluzioni sono ovvie e noi siamo a disposizione per risolvere tutto subito. Infatti, da anni aspettavamo la fine della gestione dei Curatori per affrontare queste questioni con l’approccio concreto e realista tipico di soggetti privati.
L’urgenza è far partire gli impianti e fare il biglietto unico. Crediamo che questo sia il segnale da dare subito per sancire la ripartenza del comprensorio Foppolo-Carona. L’ipotesi di stazioni separate non ci sfiora e crediamo sia lo stesso per voi. Se quindi c’è la volontà e si affronta in modo pragmatico e ragionevole, si può dare una soluzione definitiva anche a questo e concentrarsi su quello che conta: l’offerta al pubblico di un comprensorio ampio e che si rinnova”.
Domenica 5 dicembre 2021