Ieri dopo le 17 a Calcio lungo la provinciale 102 in un tratto di strada che da tempo i residenti segnalano come molto pericolosa, nessun testimone, nessuna telecamera di sorveglianza, sulla carreggiata un traffico intenso e incessante: a terra una mountain bike semidistrutta con la ruota posteriore quasi piegata in due ed il corpo immobile di un giovane insanguinato in stato di incoscienza.
Si accerterà successivamente che si trattava di un giovane pachistano di 25 anni, dipendente di una ditta fornitrice di manodopera, che aveva finito il turno di lavoro presso un’azienda della zona e stava tornando verso Covo al suo attuale domicilio, tutt’ora sconosciuto. In realtà il giovane risulta ufficialmente residente a Novara.
A quell’ora, sulla provinciale battuta da automobili e da mezzi pesanti che fanno la spola tra le zone industriali e quelle della logistica, nessuno si è accorto del ferito a terra; solo quando un abitante della zona ha notato l’uomo a terra e la bicicletta danneggiata, allora sono stati attivati i soccorsi.
Sul posto sono giunte un’ambulanza della Croce Bianca di Chiari e un’auto infermierizzata da Romano di Lombardia. Da Bergamo è decollata l’eliambulanza, che è poi atterrata in un campo nei pressi del luogo dell’incidente. Il ferito, date le sue condizioni apparse subito gravi, è stato intubato e trasferito d’urgenza all’ospedale Papa Giovanni XXIII, dove rimane ricoverato in prognosi riservata.
Sulla dinamica dell’accaduto pochi gli elementi a disposizione degli inquirenti, i Carabinieri di Calcio coadiuvati dagli esperti dell’Arma: scartata perché ritenuta poco probabile l’ipotesi della caduta accidentale, si cercano testimoni dell’accaduto per risalire all’identità del pirata della strada che non si è fermato a prestare i primi soccorsi e non ha neppure allertato, neppure in forma anonima, chi avrebbe potuto intervenire più tempestivamente in soccorso della vittima.
La caccia al responsabile è partita, si conta sul senso di responsabilità di chi ha visto e può aiutare a rintracciare l’investitore: da qui l’appello delle Forze dell’Ordine rivolto ai possibili testimoni a farsi avanti ed a raccontare come si sono svolti i fatti.
Giovedì, 23 settembre 2021