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Appello della Valle Brembana a Quirinale e Viminale

Applicare indiscriminatamente ed alla lettera le norme può essere spesso la forma più ingiusta di esercizio del potere: in questo caso non si tratta di una delle tante disparità di trattamento tra cittadini italiani ed ospiti provenienti da altri continenti, titolari a volte di diritti a noi negati, ma più semplicemente del diritto di manifestare civilmente a difesa del bene più prezioso: la salute.

La vicenda è nota e più volte abbiamo confermato il nostro sostegno, sia per un principio di libertà troppo di frequente intimidita e pericolosamente piegata, sia perché crediamo senza riserve alla funzione della sanità pubblica ed alla necessità che anche i cittadini della Valle, che non si sentono affatto di serie B, continuino ad avere a disposizione un presidio sanitario come quello di San Giovanni Bianco, ed anzi ne possano richiedere l’adeguamento dei servizi offerti.

Appaiono quindi fortemente provocatorie le sanzioni comminate ai sindaci che hanno partecipato alla manifestazione dello scorso 7 agosto, mentre sono previsti in arrivo nuovi verbali, anche a carico dei normali cittadini che hanno preso parte al corteo: altre manifestazioni affollate, in altre località d’Italia e per motivazioni più frivole, non hanno prodotto alcuna puntigliosa reazione da parte dell’Autorità costituita e questo è un evidente insulto alla popolazione della nostra Valle.

Giusto e doveroso che il popolo brembano faccia sentire la propria voce, anche attraverso una lettera indirizzata al Capo dello Stato e per conoscenza all’attuale titolare del Viminale da Legautonomie Lombardia, corredata di 150 firme di altrettanti sindaci, con la quale il presidente di ALI e sindaco di Crema Stefania Bonaldi chiede l’immediato ritiro dei verbali.

Nella lettera la Bonaldi esprime solidarietà ai colleghi della Valle e si chiede polemicamente «cosa vi sia di più “giusto” di un gruppo umano che si muove in corteo a tutela di un presidio pubblico che eroga prestazioni sanitarie, specie in una regione e in una provincia che alla pandemia ha pagato un prezzo elevato». La rimozione delle inique sanzioni è solo il primo passo, a cui deve seguire l’esame di merito dei problemi che riguardano l’intera Lombardia, fra i quali l’esigenza di un servizio sanitario più vicino ai territori e alle persone.

Su facebook è attivo da tempo il gruppo «Sei sindaco se..», con oltre 2300 iscritti tra amministratori comunali in carico oppure ex, il quale fin dallo scoppio di questo “scandalo” sta elaborando una mozione, che verrà indirizzata al Presidente della Repubblica, alla titolare del Viminale ed al prefetto di Bergamo Enrico Ricci: nel testo in preparazione e che in due giorni ha già raccolto le adesioni di 150 sindaci italiani, si esprime «profondo sdegno» per l’accaduto e, citando un intervento dello stesso presidente Sergio Mattarella all’assemblea ANCI del novembre scorso, si evidenzia il ruolo affidato agli amministratori, soprattutto dei Comuni più piccoli, nei mesi difficili dell’emergenza sanitaria.

«Com’è possibile – si legge nella mozione – che questi presìdi indispensabili e necessari dello Stato possano essere sanzionati per il sostegno e la tutela dei servizi destinati alle proprie comunità?». Negli scorsi giorni solidarietà ai sindaci della Valle era stata espressa anche da UNICEM, l’Unione delle Comunità montane, che aveva fatto appello al buonsenso da parte degli enti preposti al controllo, e da Mauro Guerra, presidente regionale dell’Anci, che aveva assicurato il supporto dell’associazione nel caso il procedimento punitivo dovesse proseguire.

Dopo l’incontro fra i sindaci incriminati ed il prefetto Enrico Ricci, l’atmosfera sembra più distesa mentre l’avvocato zognese Marco Zambelli è al lavoro per predisporre le memorie difensive. Jonathan Lobati, presidente della Comunità montana Valle Brembana e fra i primi a ricevere la sanzione, ritiene importante che si torni a parlare dell’Ospedale di San Giovanni Bianco e riafferma l’impegno a non lasciare soli, con i sindaci già nel mirino dell’Autorità, neppure i cittadini che saranno oggetto di sanzione.

Sabato, 28 agosto 2021

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